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La Campagna Natalizia 2020 è ancora in corsa….
E torniamo ancora a chiedervi attenzione per il nostro progetto a sostegno degli studi universitari di 12 giovani donne tanzanesi. Lo facciamo perché consentire loro di accedere all’università è l’importante contributo che noi tutti possiamo dare all’empowerment della donna in Tanzania, ma, anche, perché crediamo che questo possa contribuire allo sviluppo di una coscienza e consapevolezza critica e impegnata in noi e nei nostri giovani italiani.
Forse, infatti, non è chiaro a tutti cosa significhi vedersi precluso il diritto all’istruzione a causa della indigenza…
Nella mia piccola esperienza di insegnamento, i miei studenti, italianissimi, facevano fatica a comprendere il valore della scuola. Sarebbe bello spiegare ai tanti giovani come loro quale privilegio è poter accedere all’istruzione pubblica! La didattica a distanza, rimedio in tempo di pandemia, in qualche modo ci sta facendo fare esperienza, nel vuoto che crea a livello di relazioni sociali, del valore altissimo che la scuola ha nella formazione della persona. Ma sarebbe interessante anche riportare alle studentesse e agli studenti italiani l’esperienza di coetanei che vivono in altri paesi, meno fortunati del loro.
In Tanzania le giovani generazioni – che non sono poi così diverse dalle nostre – affrontano grandi sacrifici per portare avanti gli studi. Qualche settimana fa suor Mariaelena Aceti, di ritorno dal suo viaggio a Songea, mi raccontava che una delle ragazze dell’ostello ha sviluppato seri disturbi gastrointestinali perché per settimane non si è nutrita correttamente. La scuola che frequenta, infatti, dovrebbe assicurarle un pasto giornaliero - questo prevede la retta-, ma avendo dovuto affrontare spese straordinarie, ha fatto la scelta, discutibile, di non fornire questo pasto per un certo periodo di tempo. La giovane, che come tutte le ragazze della sua età non manca certo di appetito, ha pensato di sopperire a questa mancanza mangiando per diverse settimane solo papaya. Questo le ha provocato dei grossi disturbi intestinali che le suore hanno accertato e stanno provvedendo a curare. Eppure, ha continuato ad andare a scuola!
E poi penso al clima che a volte si respira nelle nostre scuole: sfiducia verso il corpo docente, rivendicazioni solo di diritti, non accompagnate da un adeguato senso di responsabilità; iper-attivismo; studenti così iper stimolati da progetti vari ed eventuali da non provare più interesse…
Non so che esperienza avete voi della scuola, ma confrontarsi con la realtà transfrontaliera dell’istruzione può aprire opportunità di crescita e orizzonti per noi!
Allora, non insisto sulla possibilità di fare una donazione, ognuno conosce le sue reali disponibilità!
Insisto però sull’opportunità di conoscere e far conoscere un progetto valido che può sensibilizzare noi per primi a vivere con più dignità e impegno la realtà della educazione!
PROGETTO CAMPAGNA NATALIZIA 2020 A SOTEGNO DELLO STUDIO UNIVERSITARIO DI 12 GIOVANI TANZANESI
Maria Giovanna Titone csj
