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Italia | Un documentario contro la tratta

Si intitola «Wells of hopes» (Fonti di speranza) è il documentario prodotto da Aurora Vision con la regia di Lia Giovanazzi Beltrami. Il video racconta le attività di«Talitha Kum», un’iniziativa dell’Unione internazionale delle superiore generali delle congregazioni religiose femminili nel bacino del Mediterraneo, che lavora per prevenire e combattere il fenomeno della tratta.

Che cos’è «Talitha Kum»

«Talitha Kum», espressione che si trova nel Vangelo di Marco e che significa: «fanciulla, io ti dico, alzati», nasce nel 2009 dal desiderio delle congregazioni religiose femminili di coordinare e rafforzare le attività contro la tratta. Gli obiettivi sono molteplici: promuovere il lavoro in rete tra persone consacrate e altre organizzazioni sociali, religiose e politiche a livello nazionale ed internazionale; rafforzare le azioni e le iniziative esistenti, ottimizzando le risorse della vita consacrata per promuovere azioni di prevenzione, sensibilizzazione, protezione, assistenza e denuncia della tratta; sviluppare programmi educativi di coscientizzazione su questo fenomeno; compiere azioni profetiche, denunciando le cause dello sfruttamento della vita a fini economici e la tratta di persone e promuovendo campagne per il cambiamento della mentalità e di abitudini.

«Le attività e i progetti di “Talitha Kum” – spiegano le responsabili – sono rivolti a tutti coloro che sono deturpati della dignità e privati della libertà, indipendentemente dal loro stile di vita, razza, religione, condizioni economiche o orientazione sessuale. I membri della rete riconoscono e testimoniano i valori cristiani, in dialogo e nel rispetto delle diverse tradizioni religiose e di chi non crede».

«Talitha Kum» oggi è presente in 92 Paesi, nei 5 continenti: 14 in Africa, 18 in Asia, 17 in America, 41 in Europa, 2 in Oceania. «La tratta di persone – continuano le responsabili – è un fenomeno complesso e multidimensionale, che ferisce decine di milioni di individui e l’intera società umana. “Talitha Kum” è un invito rivolto a tutti ad alzarsi in piedi per contrastare con la nostra voce, le nostre azioni, le scelte quotidiane e le nostre vite tutto ciò che promuove e sostiene la tratta di persone, denunciando l’arroganza e la violenza del potere economico-finanziario quando agisce contro la dignità della persona».

Il documentario

«Il Bacino del Mediterraneo – spiega suor Gabriella Bottani, coordinatrice di “Talitha Kum” -, è un luogo di incontro tra le diverse culture e religioni. Siamo convinte che l’incontro tra le diversità e le relazioni di fiducia sono la base per seminare gesti concreti di speranza per tante donne, bambini e uomini trafficati e sfruttati in questa regione».

«Insieme vogliamo raggiungere i nostri fratelli e sorelle più¹ vulnerabili – aggiunge suor Marie Claude Naddaf, coordinatrice di “Wells of Hope” – per iniziare con loro un percorso di libertà e riportare la vita dopo tanta sofferenza e umiliazione, alimentando la speranza in un mondo migliore».

La storia (vera) che viene narrata nel documentario, vede come protagonista un adolescente siriana, Shaima, rifugiata in Libano. Il lavoro che viene portato avanti è quello della sensibilizzazione e della prevenzione. Informare e creare dinamiche di protezione, per le persone che vivono all’interno dei luoghi di vulnerabilità come i campi profughi o le regioni rurali dove le bambine, i bambini o le donne vengono reclutate. Si possono creare dei progetti e delle attività che portino a una maggiore tutela di queste persone.

La regista, Lia Beltrami racconta delle difficoltà incontrate durante le riprese. «Realizzare “Wells of Hope” non è stato facile – racconta – per via del contesto geopolitico, la presenza di conflitti, la diversità di religioni e culture. […] La delicatezza del tema della tratta ha precluso moltissime riprese e quindi abbiamo scelto la linea simbolica, dove la potenza delle immagini e la musica emozionano lo spettatore».

È possibile guardare il trailer del documentario cliccando qui

Il documentario completo in italiano, inglese ed arabo verrà reso disponibile a chi dona e sostiene i progetti di «Talitha Kum» al seguente link

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