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Natale ci faccia riscoprire l'amore per gli altri

Ho perso mio padre meno di un mese fa, dopo una lunga malattia. Gli ultimi mesi di vita di papà sono stati molto faticosi, le ultime settimane molto dolorose. Accompagnarlo alla morte ci è costato molto, non solo per la perdita che questa ha determinato, ma anche per il senso di impotenza davanti alla sua sofferenza. L’unica cosa possibile è stata provare ad addolcire la morte con l’amore, il dolore con la tenerezza.

Natale arriva per noi, come per molte altre famiglie, senza voglia di grandi festeggiamenti, senza desideri di regali, con tante mancanze, con un carico di tristezza. Arriva per noi, come per ogni donna e uomo, pieno di tutte le contraddizioni che l’umanità conosce. Arriva mettendoci davanti una scelta: rimanere, o no, sensibili ai bisogni degli altri, capaci di gesti di solidarietà e di desideri di comunione.

È ancora oggi questo il modo in cui Dio entra in questa storia e offre all’uomo un orizzonte di comunione e una Buona Notizia: nessuno è solo se ci sarà ancora uno sguardo che si posa sul bisogno dell’altro, una mano capace di una carezze pur nel dolore, un cuore capace di restare umano.

L’augurio di Natale è l’augurio di tornare a guardarci dentro per riscoprire l’amore che siamo ancora capaci di dare, lì, nelle situazione di vita in cui ci troviamo. Buon Natale a tutti!

Maria Giovanna Titone Csj

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