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L’autosufficienza di una scuola passa anche attraverso un pollaio. Proprio grazie ai polli e alle uova, nella missione di Msalaba Mkuu, le suore di San Giuseppe di Chambery sono riuscite a portare avanti l’attività educativa a favore dei bambini della scuola.
«Grazie al Csj Missioni – spiega suor Josiane -, abbiamo costruito un pollaio con molte galline. Per la nostra scuola è stata un’autentica fortuna. Una fonte di reddito pienamente sostenibile». Grazie alle uova le suore hanno incassato circa 1.300 euro. Una cifra considerevole per la Tanzania, Paese in crescita, ma ancora profondamente povero.
Ma come sono stati impiegati questi fondi? Una parte è stata destinata all’acquisto di una macchina elettrica per macinare il mais. «Avevamo individuato una macchina molto robusta ed efficiente – osserva suor Josiane -, ma il costo era elevato. Grazie al Csj Missioni abbiamo avuto una parte dei fondi, ma non bastavano. Così abbiamo deciso di destinare una parte dei proventi delle uova e dei polli per l’acquisto. Questo macchinario, tra l’altro, ci permetterà di avere nuove entrate perché possiamo affittarlo ai contadini in cambio di una piccola cifra».
L’altra parte dei fondi sono stati utilizzati per le esigenze della scuola: riparazioni, sostituzione e aumento del numero di sedie, un tavolo per i bambini, l’aumento degli stipendi (l’importo pagato da Cope è basso ed è stato deciso di aumentare un po’ l’ammontare), ecc.
«I soldi del pollaio – continua la religiosa – li usiamo per le necessità della scuola. Sono, senza dubbio, i nostri maggiori introiti. Attualmente abbiamo venduto tutte le galline. Erano ormai vecchie e non producevano più. Adesso stiamo però cercando di ricostruire il pollaio. Abbiamo anche realizzato un progetto per l’acquisto di 11 maiali (nove piccoli e due grandi). Pensavamo di venderli ai macelli oppure a chi è interessato ad avere piccoli maiali per farli crescere. La carne di maiale è molto apprezzata in questa zona. In questo modo riusciremo ad avere nuove entrate per la nostra scuola».